La questione

Elementi quali la congestione del traffico, il livello di incidentalità, le emissioni inquinanti, un trasporto pubblico non rispondente alle esigenze dei cittadini, il degrado delle aree urbane (dovuto all’occupazione massiva di automobili a discapito dei pedoni) e il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture chiamate ad ospitare sempre più veicoli) pongono al centro del dibattito sulla qualità e sostenibilità della vita nei centri urbani l’interrogativo su come “spostare” persone e merci in un modo più efficace, efficiente e, principalmente, sostenibile.

È evidente che il comparto dei trasporti genera delle esternalità negative che si trasformano in costi sociali alla lunga sempre meno sostenibili.

La politica europea dei trasporti punta molto sulla centralità della mobilità urbana. Lo sviluppo di servizi di trasporto efficienti è considerato fondamentale non solo per l’economia, ma anche per la coesione territoriale e sociale.

Nella comunicazione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” viene posto l’accento sull’importanza di un’economia più verde, di una politica europea dei trasporti diretta a garantire una mobilità sostenibile per tutti i cittadini, “decarbonizzando” i trasporti e sfruttando le potenzialità offerte dai progressi tecnologici.

L’impegno di Cittadinanzattiva

Attraverso le rilevazioni del suo Osservatorio civico, Cittadinanzattiva monitora annualmente, su scala nazionale, le politiche tariffarie applicate nel nostro Paese al servizio trasporto pubblico locale con due obiettivi:

  • far emergere e diffondere le principali buone pratiche;
  • rilevare e sottoporre all’attenzione delle Istituzioni, a tutti i livelli, le diseguaglianze territoriali che caratterizzano l’erogazione del servizio in termini di tariffe applicate, agevolazioni previste, qualità del servizio e tutele a disposizione dei cittadini.

Attraverso la produzione e la diffusione dell’informazione civica (prodotta da e per i cittadini), di cui i report dell’Osservatorio sono un esempio, Cittadinanzattiva promuove l’attivismo e la partecipazione nella definizione, programmazione, monitoraggio e valutazione di servizi pubblici locali in linea con le esigenze della collettività (come previsto dal comma 461, art.2, legge 244/2007).

Ormai da anni, Cittadinanzattiva si impegna in attività di sensibilizzazione e azioni simboliche sul territorio nazionale nell’ambito della Settimana europea della mobilità, così come in altre occasioni ad hoc, con l’obiettivo di promuovere abitudini di mobilità più sostenibili (da un punto di vista ambientale, sociale ed economico), sicure e rispettose di tutti gli utenti della strada.

Le nostre proposte in tema di trasporti e mobilità.

  • Promuovere una nuova cultura della mobilità urbana

Parlare limitatamente di trasporto pubblico locale ha oggi meno senso, in quanto l’evoluzione tecnologica permette all’utente di poter fruire di servizi pubblici e privati interoperabili (parcheggio, car sharing, bike sharing, ricariche auto elettriche, anche treni regionali o car pooling), che devono però essere ben coordinati tra loro, ad esempio attraverso una carta unica di servizi.

  • promuovere investimenti  nel trasporto pubblico locale

Cittadinanzattiva sostiene l’attuazione di una gestione più efficace ed efficiente del servizio di trasporto pubblico locale, a partire da un accorpamento delle aziende, così da liberare risorse da reinvestire in qualità del servizio e nella pianificazione di un trasporto urbano più intelligente (ITS e interoperabilità). Anche il Parlamento europeo ha manifestato grande attenzione verso la questione del trasporto pubblico nelle aree urbane, sottolineando la necessità di conferire una maggiore enfasi a questo aspetto e proponendo di aggiungere un altro obiettivo ai 10 già enunciati nella strategia delineata nel Libro Bianco e consistente nel raddoppio dell’uso dei trasporti pubblici nelle aree urbane entro il 2030.

  • favorire la partecipazione civica per la qualità dei servizi di mobilità (sia pubblici che privati), specialmente con riferimento al potenziamento degli strumenti di tutela a disposizione dei cittadini